Il nuovo libro di Luciano Ligabue “Scusate il disordine” edito da Einaudi e uscito il 10 maggio, contenente 16 racconti è immediatamente balzato in cima alle classifiche, anche sui maggiori portali di libri online: infatti, è subito risultato il più richiesto nelle classifiche di Ibs.it e dei best-seller di Amazon, dove ha raggiunto il primo posto. E un libro cha a quanto pare piace non solo ai fan del musicista ma chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di piacevole, scorrevole e dinamico come la musica di Ligabue. Musicista da diversi decenni, 19 album e circa 30 milioni di copie vendute, scrive questi racconti ambientandoli in una cornice surreale, con fervida immaginazione e una continuità che se pur non così evidente, li lega l’uno all’altro in modo magistrale, con un filo sottile che non poteva mancare: la musica.
La musica in tutte le sue sfumature, come un incontro amoroso, indomabile perché bella solo se ci si abbandona privi di ogni aspettativa e pregiudizio.
Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento, ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero
Per la promozione del libro, Einaudi ha pensato alla pubblicazione on-line, prima dell’uscita di due book trailer in cui nel primo Ligabue legge il racconto “Festival” mentre nella seconda, racconta l’inizio di un concerto: “Si apre il sipario. L’urlo che ti arriva è da stadio più che da teatro. Non riesci a pensare al diaframma né alla respirazione né a nient’altro che ti aiuti a cantare meglio. Canti. Eccomi qua, pensi. Eccovi qua” mentre vediamo il cantante muoversi dietro le quinte di un teatro e raggiungere la sua chitarra al centro del palco, prima che il sipario si apra. Oltre ai due video la casa editrice ha pensato si svelare in aggiunta due citazioni con cui Luciano Ligabue introduce i 16 racconti:
“L’immagine che abbiamo l’uno dell’altro. Strati e strati d’incomprensione. L’immagine che abbiamo di noi stessi. Vana. Presuntuosa. Completamente distorta”
Tratta da “Pastorale americana”, di Philip Roth, scrittore americano che vinse con questa, il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1998.
“Chi prende in mano un violino, o qualunque altro strumento musicale, compie un gesto di speranza che comporta il desiderio di un futuro”,
Tratta da “La ballata di Adam Henry” del 2014 dell’autore inglese Ian McEwan.