«È un Grande Inquisitore, da far impallidire Vyšinskij, il bieco strumento delle purghe di Stalin. Non uccide nessuno. Col coltello. Usa un'arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l'archivio. Immaginate il dossier che un simile segugio può aver compilato su Berlusconi, che a pranzo ha completamente dimenticato ciò che ha detto a colazione»
(Indro Montanelli, Prefazione a Il pollaio delle libertà. Detti, disdetti e contraddetti, di Marco Travaglio, Vallecchi Editore, 1995)
Marco Travaglio è nato a Torino il 13 ottobre 1964 scrittore, giornalista e direttore del Fatto Quotidiano. Consegue la maturità classica al Liceo Salesiano Valsalice di Torino, è la laurea in Lettere Moderne e in Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Torino. La sua carriera giornalistica inizia nella sua città natale come freelance in giornali cattolici come ad esempio “Il nostro tempo”, per poi lavorare alla redazione del Il Giornale nel 1987. In seguito assunto come redattore di cronaca giudiziaria per la Repubblica, dimostra in breve tempo la sua abilità e arguzia con inchieste scottanti nella trasmissione "Satyricon" di Daniele Luttazzi nel 2001.
La fondazione del Fatto quotidiano, è il suo progetto per eccellenza; realizzato assieme ad altri colleghi nel 2009, il giornale si presenta libero da influenze di nessun genere e privo di qualsiasi finanziamento pubblico. Dal 2014 ne è diventato il direttore.
Noto per essere uno dei migliori nel campo della cronaca giudiziaria, delle questioni legate all’antimafia, e nei fenomeni di corruzione, viene visto come una bomba a orologeria. Personalità molto discussa dal punto di vista politico, si è sempre definito un liberale. Più di una volta i suoi articoli hanno suscitato ire di politici, senza distinzioni tra schieramenti.
Autore di numerosi libri, molti dei quali pubblicati sotto forma di libri-inchiesta: uno dei più noti, “ L’odore dei soldi- Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi” scritto con Elio Veltri e pubblicato nel 2001.