Recensione di “Harry Potter e la maledizione dell’Erede”:
“Harry Potter e la maledizione dell’Erede” di J.K Rowling, Jack Thorne e John Tiffany edito da Salani è l’ottavo libro, tratto da un opera teatrale, della fortunatissima serie che ha reso Herry Potter, il maghetto più famoso in letteratura di tutti i tempi. Con più di 450mila copie vendute in tutto il mondo, in uscita per il 24 settembre 2016, a distanza di otto anni dall’ultimo libro, l’autrice ci regala una nuova avventura, 615 pagine dove passato e presente si fonderanno per travolgerci ancora una volta nell’ pazzesco mondo della magia. Ritroveremo Harry, ormai marito, padre di tre bambini e carico di lavoro come impiegato del Ministero della magia; Hermione, vice capo del Dipartimento di legge magica, sposta con Ron e madre di una bellissima bambina e Draco Malfoy anche esso padre. Li ritroveremo con i rispettivi figli al binario 9 e ¾, pronti a lasciare che le nuove generazioni diano seguito alla storia, senza però immaginarsi che il passato si rifiuti di rimanere al suo posto, e che il peso di una eredità di famiglia possa cambiare le carte in tavola ancora una volta. Un volume unico, diviso in due parti, scritto con maestria e fervida immaginazione, come i precedenti, che difficilmente ci lascerà insoddisfatti.