Recensione di ” La sostanza del male”:
“La sostanza del male “di Luca D’Andrea edito da Einaudi per la collana Stile libero big
È il libro più conteso alla Fiera di Londra 2016. Libro d’esordio dell’autore, è già stato premiato da traduzioni e classifiche di vendita. Un thriller che mette a nudo il cuore di un uomo travolto dalla propria ossessione.
“Le sue mani e i suoi occhi cercavano ferite che spiegassero il mio comportamento. Le sue domande: cento cosa e mille perché a cui non potevo dare risposta. La voce della Bestia era troppo forte. Mi stava divorando.
– Non la senti? – mormorai. – La Bestia, la…
La Bestia, avrei voluto spiegargli, quel ghiaccio così antico, considerava intollerabile l’idea di un cuore caldo sepolto nelle sue profondità. Il mio cuore caldo. E anche il suo. Ed eccole, le quattordici e ventidue minuti.
L’espressione di sorpresa sul viso di Manny che si tramuta in puro terrore. Il cavo del verricello che lo solleva come un burattino. Manny che schizza all’insù. Il rombo delle turbine dell’elicottero che diventa un grido strozzato.
Infine.
L’urlo di Dio. La valanga ad annientare il cielo.
Vattene! ”
D’Andrea con tono incalzante e padronanza nel racconto, ci trasporta nelle Dolomiti, in Alto Adige, raccontandoci di un triplice omicidio avvenuto nel 1985. Tra splendidi paesaggi, tranquillità e silenzio veniamo trascinati tra segreti e orrori sepolti, omicidi assurdi e inspiegabili. Il protagonista, un autore televisivo americano, si trasferisce in Tirolo terra natale della moglie, con la famiglia, alla ricerca di tranquillità dopo una fallimentare esperienza lavorativa. Ispirato da quello e da chi lo circonda, decide di realizzare un factual sui soccorritori del tratto alpino dolomitico, ma il fato gli è ancora avverso, e le sue riprese causano la morte di alcuni soccorritori in azione. Ma se questo può sembrare il culmine di una brutta situazione, quello che seguirà sconvolgerà il suo mondo del tutto. Salinger si ritrova sulle tracce di un delitto avvenuto quasi trent’anni fa nella gola del Blettenbach, luogo nel quale la leggenda narra, si trovino creature preistoriche. La sua indagine, provocherà un ostilità da parte degli abitanti del posto e coinvolgerà il protagonista in un turbinio di misteri, aggressività e scomparse.
L’autore con maestria e un crescendo di colpi di scena, ci fa percepire la malvagità nascosta in ogni singolo individuo, nascosta in ogni singolo anfratto.
“La sostanza del male, il romanzo d’esordio di Luca D’Andrea – trentasei anni, insegnante precario a Bolzano – è stato un caso editoriale all’ultima Fiera del libro di Londra: ancora prima dell’uscita in Italia i diritti sono stati venduti in oltre venti Paesi (dalla Norvegia a Taiwan), ed è lecito credere che incontrerà ovunque un grande successo. La ragione fondamentale? Una volta che lo si inizia, è difficile abbandonare la storia finché non si è giunti all’ultima pagina.”
Luca Mirarchi, «L’Unione Sarda» del 24 giugno 2016