La scuola cattolica – Edoardo Albinati

2992
La scuola cattolica - Edoardo Albinati

Recensione di “La scuola cattolica”:

“Premessa: prima di essere caucasico, italiano, battezzato cattolico romano, borghese, di sinistra e laziale, io sono un maschio. È questa la mia identità più ovvia, la discriminante, il mio carattere spiccato, di cui rendere conto non appena affacciato dal ventre di mia madre. Ho dunque più affinità con un musulmano nero povero, nato in Sudan, che con un’avvocatessa dei Parioli, o con la badante ucraina che prepara il brodo a sua madre. Del subsahariano, dal quale pure mi separano abissi, porto, fraternamente perché involontariamente, le medesime stimmate fisiologiche, le colpe e forse un analogo insensato orgoglio, nutro desideri simili, coltivo frustrazioni gemelle. Il mio corpo funziona come il suo, e al novanta per cento anche la mia mente, quella enorme parte sommersa della mente che l’ambiente in cui siamo cresciuti lui ed io non riesce a sfiorare”
“La scuola cattolica “di Albinati Edoardo edito da Rizzoli per la collana Scala italiani è il nuovo imponente lavoro dell’autore, Vincitore del LXX Premio Strega, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi.
1294 pagine che raccontano di “tutto”: dalla storia nel vero senso del termine, alla storia personale di Albinati; conflitto con i genitori, scoperta del sesso, amore per i mentori, amicizie e tradimenti, confusioni ideali, nostalgia e sollievo per la possibilità di lasciarsi quel tempo alle spalle. Il libro ha l’intento, iniziando da un nucleo sul quale riflettere, di non nascondere nulla, di assumere la forma di una confessione. Partendo da un periodo di vita comune a tutti noi quali i tempi della scuola, amplia il racconto, lo stira toccando tematiche inaspettate, e lo ripiega portandoci a riflessioni introspettive e su quello che significa vivere. Dieci anni di lavoro per la stesura e il suo contenuto, fanno di questo romanzo, un opera epocale di cui già tutti stanno parlando e di cui se ne parlerà allungo.
Albinati coinvolge il lettore nel suo libro in modo intenso, ma allo stesso tempo lo lascia libero di saltare da un capitola d un altro, di non approfondire se non interessato, lo avverte di cosa troverà scritto avanti. Così la lettura si alleggerisce, e la grossa mole di pagine diventa una passeggiata nella vita dell’autore e della storia che gli scorreva attorno.
Edoardo Albinati, Roma, anni settanta. Tesoriere di segreti, di un istruzione un po’ malata, all’interno dell’istituto che frequentava. La stessa scuola da dove, di lì a poco sarebbero usciti alunni in un attimo trasformatisi in efferati assassini. L’ inizio lontano di un romanzo che raccoglie temi vari, personaggi veri con figure romanzesche. Un libro sui grandi quesiti della vita, vista come una moneta dalle due facce.

Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell’epoca, il Delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant’anni ha custodito i segreti di quella “mala educacion”. Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo, che sbalordisce per l’ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: “Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?”. Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, Albinati costruisce una narrazione che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose